Le casseforme in legno non sono una soluzione ecosostenibile
di Nikola Tosic, 5 giugno 2018
Il legno è da sempre stato sfruttato come materiale di costruzione a livello globale. Poiché il legno è l’unico materiale da costruzione organico di cui siamo a conoscenza, ci viene spontaneo pensare che utilizzandolo in ambito costruttivo potrebbe essere una buona scelta per il rispetto dell’ambiente.
Di fatto, i vantaggi ambientali dell’utilizzo del legno non sono cosi scontati: sebbene sia un prodotto naturale, una grande quantità di energia si utilizza per essicarlo e lavorarlo. La maggior parte di questa energia proviene dalla stessa biomassa dell’albero dal quale viene estratto il legno, però questo richiede la presenza di impianti specifici e questo risulta non essere sempre possibile in un settore che è ampiamente distribuito tra molti piccoli produttori.
Le costruzioni e i prodotti in legno sono anche una tra le principali cause di deforestazione. Circa un terzo del legno estratto dalle foreste naturali di tutto il mondo è utilizzato per i prodotti del settore. Le foreste, soprattutto quelle tropicali, immagazzinano enormi quantità di carbonio. Quando queste vengono distrutte, il carbonio viene rilasciato nell’ambiente, acellerando il surriscaldamento globale. La deforestazione è responsabile di circa il 10% delle emissioni totali, ossia quasi la stessa quantità di emmisioni annue equivalenti a 600 milioni di automobili.
Quando non provoca deforestazione, la produzione di legname provoca il degrado delle foreste attraverso il disboscamento selettivo, dove le specie arboree più pregiate vengono rimosse dalla foresta. Questo può essere più dannoso di quanto non sembri: il disboscamento selettivo di un albero può infatti danneggiare fino a 10-20 alberi che lo circondano. La rimozione selettiva degli alberi , può inoltre rendere le foreste più vulnerabili agli incendi o ad ad alte minacce che potrebbero minare la loro idoneità come habitat per alcune specie. Inoltre questo può anche diventare il primo passo verso la deforestazione: le foreste degradate hanno infatti più probabilità di essere destinate ad altri usi, rispetto alle foreste integre.
Nonostante queste considerazioni, il legno rimane ampiamente utilizzato nell’edilizia, in particolare nel settore delle casseforme. La casseforme in legno però, oltre alle problematiche ambientali menzionate previamente, offrono anche altri svantaggi:
- Sono difficili da installare e rimuovere;
- Si possono riutilizzare per massimo 20 o 30 volte;
- E’ necessario l’impiego di personale specializzato;
- Sono soggetti a problemi di umidità;
- I costi per le operazioni di cantiere sono molto elevati.
Sostituire, ove possibile, il legno con altro materiale, infatti, è vantaggioso per l’ambiente e presenta anche vantaggi pratici in cantiere.
Geoplast ha deciso di realizzare le proprie casseforme in ABS (Acrilonitrile butadiene stirene) il quale offre molteplici vantaggi.
- Peso ridotto: gli elementi sono molto leggeri e possono essere facilmente maneggiati e installati senza una formazione specifica per il prodotto.
- Consumo ridotto: considerando che 1 kg di plastica = contiene circa 1 kg di CO2, l’utilizzo della Cassaforma Geoplast consente di risparmiare fino a 15 kg di CO2 / m2 che altrimenti sarebbero prodotti bruciando rifiuti di plastica. Il peso ridotto degli elementi evita inoltre l’uso di mezzi di sollevamento pesanti e di camion per il trasporto e la logistica. In questo modo l’energia consumata durante il suo utilizzo è molto più bassa rispetto alla cassaforma in legno.
- Durata: le casseforme in ABS possono venire utilizzare fino a 100 volte.
- Facilità di stoccaggio: essendo l’ABS un polimero non poroso non è influenzato da umidità o acqua. La cassaforma Geoplast può quindi essere conservata ovunque, non necessariamente in un ambiente asciutto, senza temere la formazione di muffe o ruggine.
Ulteriori informazioni sulle soluzioni per casseforme Geoplast